La «irriducibile tipicità» del diritto canonico nella dinamica delle attuali relazioni interordinamentali. Brevi note (problematiche e di prospettiva) a partire dalla riforma dei delicta graviora
Il contributo intende proporre alcune considerazioni sull’impatto che l’attuale dinamica delle relazioni tra sistemi giuridici secolari e religiosi – come indotta e governata da fenomeni quali la globalizzazione e la crisi di sovranità e dal correlativo “ruolo pubblico” delle religioni – produce...
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Format: | Article |
Language: | Italian |
Published: |
2014
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Subjects: | |
Online Access: | https://dialnet.unirioja.es/servlet/oaiart?codigo=7435158 |
Source: | Revista crítica de Derecho Canónico Pluriconfesional, ISSN 2387-1873, Nº. 1, 2014, pags. 97-119 |
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Il contributo intende proporre alcune considerazioni sull’impatto
che l’attuale dinamica delle relazioni tra sistemi giuridici secolari e religiosi –
come indotta e governata da fenomeni quali la globalizzazione e la crisi di
sovranità e dal correlativo “ruolo pubblico” delle religioni – produce all’interno
dei diritti religiosi e, in particolare, del diritto canonico e ne sottolinea
l’importanza anche dal punto di vista della emersione di nuove prospettive e
temi di ricerca scientifica. L’autore evidenzia come la Chiesa Cattolica sia ora
chiamata a dare seguito – anche attraverso il diritto canonico – a richieste di
adeguamento che provengono dall’esterno ma che questa opera di
riallineamento impatta problematicamente con le sue finalità e caratteristiche
costituzionali e tipiche; considera quindi quale esempio particolarmente
illuminante di tale dialettica la riforma dei c.d. delicta graviora messa in campo
quale reazione al drammatico emergere, al suo interno, del fenomeno della
pedofilia. Ad avviso dell’autore, l’analisi della riforma mette in evidenza le
difficoltà di conciliare l’avvertita esigenza di rispondere efficacemente alle
istanze di protezione che provengono dal secolare con i principi fondamentali
del diritto penale canonico, e con le finalità pastorali della Chiesa stessa e
sottolinea il ruolo che, nel superamento delle rispettive difficoltà, può essere
rivestito da una più stretta ed incondizionata collaborazione tra autorità
ecclesiastiche ed autorità civili. |
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