Lingua, diritti e opportunità: O della lingua nell’inclusione e nell’esclusione delle popolazioni indigene*

Nel corso della storia, nella maggior parte del mondo, i popoli indigeni sono stati soggiogati e marginalizzati dagli stati europei e coloniali, spesso attraverso misure legali che hanno portato alla loro esclusione e privazione dei diritti. Uno dei mezzi utilizzati in questi processi è stata l’impo...

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Main Authors: Varennes, Fernand de, Kuzborska, Elżbieta
Format: Article
Language:Spanish
Published: 2017
Online Access:https://dialnet.unirioja.es/servlet/oaiart?codigo=6778189
Source:Misión Jurídica: Revista de derecho y ciencias sociales, ISSN 1794-600X, Vol. 10, Nº. 13, 2017-2017
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Summary: Nel corso della storia, nella maggior parte del mondo, i popoli indigeni sono stati soggiogati e marginalizzati dagli stati europei e coloniali, spesso attraverso misure legali che hanno portato alla loro esclusione e privazione dei diritti. Uno dei mezzi utilizzati in questi processi è stata l’imposizione della lingua dei conquistatori e pertanto l’eliminazione delle lingue indigene dalle sfere pubbliche. Questo articolo si pone l’obiettivo, da un lato, di illustrare l’uso della lingua come mezzo di marginalizzazione dei popoli indigeni e, dall’altro, di esaminare il mutato apprezzamento dell’impatto di un numero di disposizioni in materia di diritti umani sull’uso della lingua. Questo articolo fornisce inoltre una spiegazione del motivo per cui la lingua stessa e ulteriori standard sui diritti umani, in modo particolare il divieto di discriminazione in base alla lingua e in altre aree di preferenza nazionale, potrebbero costituire un potenziale significativo per la protezione di un numero di aree di interesse di particolare significato per i popoli indigeni. Si conclude pertanto che questo non solo rappresenti un potenziale in termini di cultura, identità o istruzione, ma che possa anche conferire pieni poteri ai popoli indigeni perfino in termini di opportunità di lavoro e di rappresentanza in istituzioni nazionali.